giovedì 26 febbraio 2009

Hosting di Wordpress su Aruba

giovedì 26 febbraio 2009 0
Dopo aver trattato dell'hosting gratuito di Wordpress su Byethost, parliamo dell'hosting a pagamento del nostro blog creato con Wordpress su uno dei servizi di hosting piu' famosi in Italia: Aruba.it.

Aruba offre diverse soluzioni di hosting combinate con la registrazione del proprio dominio, nel caso specifico esporro' la mia esperienza d'acquisto di un dominio ed un servizio di hosting in ambiente Linux.

Registrare il proprio dominio ed acquistare l'hosting richiede una procedura di pochi minuti.

Il primo passo da fare e' la verifica della disponibilita' del dominio che si vuole acquisire, operazione effettuabile direttamente sul sito di Aruba.it.

Una volta verificato che il dominio e' disponibile all'acquisto si procede con la conferma dell'acquisto e la scelta del servizio di hosting a noi piu' congeniale.
Durante questa operazione va posta la giusta attenzione ai servizi non standard offerti da Aruba, come il backup o l'acquisto del database MySQL.

Una particolare menzione per quel che riguarda la procedura di compilazione del modulo LAR (Lettera di Assunzione di Responsabilità).
Ho avuto beh 2 rifiuti della mia LAR da parte del NIC (responsabile dell'assegnazione e del mantenimento dei nomi a dominio .it) dovuti al fatto che una scelta da me effettuara sulla LAR non corrispondeva poi a quello che veniva da loro visto.
Il disguido e' stato risolto dopo il secondo rifiuto contattando direttamente il NIC: scaricato il modulo LAR dal loro sito, non c'e' stato piu' nessun problema.

Il disguido e' stato segnalato ad Aruba ma il servizio di assistenza ci ha assicurato in entrambi i casi che l'errore veniva compiuto da me.
Mah, si puo' sbagliare una volta ma non 2, l'opzione scelta era chiaramente quella giusta ma poi per qualche motivo Aruba se ne ritrovava un'altra.

Ad ogni modo, eccetto questo disguido tutto il resto e' proseguito a buon fine.
Abbiamo ottenuto il nostro dominio e tutti i servizi acquistati senza nessun problema, e fino ad ora la nostra esperienza con Aruba si puo' ritenere positiva.

sabato 21 febbraio 2009

Hosting gratuito per Wordpress

sabato 21 febbraio 2009 0
Volete mettere online un sito, un blog, ma non volete comprare un dominio perchè volete prima "testare" la procedura di publishing o perchè non volete ancora investire dei soldi in questa avventura?

Online esistono alcuni provider che mettono a disposizione degli utenti un servizio di hosting gratuito.
Sì, gratuito, ovverossia che non costa nulla, nemmeno un centesimo.

Uno di questi è il servizio di free hosting di Byethost, raggiungibile all'indirizzo http://byethost.com

Mi sono registrato qualche tempo addietro su questo sito per testare una procedura di publishing prima di realizzarla su un hosting professionale, e devo dire che ho avuto un'ottima esperienza con questo servizio, ragion per cui ve ne parlo in questo post.

La registrazione come nuovo utente è molto semplice e non occupa che pochi minuti del proprio tempo.
Una volta terminata, all'indirizzo che avete indicato durante l'iscrizione verrà inviato un messaggio di benvenuto con le indicazioni della vostra password di accesso all'account che avete appena creato.

La URL del vostro sito avrà la seguente forma: http://XXXXX.co.cc dove xxxxx sta per il nome che avete scelto voi per il vostro sito, per esempio http://tuttosuinternet.co.cc

Il servizio supporta MySQL, PHP 5, FTP, e offre l'utilizzo del control panel del sito che è chiamato VistaPanel.

I server che ospitano i siti sono configurato in load balanced clustered mode, il che significa che il traffico generato dai siti ivi ospitati viene bilanciato per non sovraccaricare uno dei server in particolare (per semplificare agli estremi).

Avendo utilizzato questo servizio per installarvi Wordpress, mi sento di suggerirlo a tutti coloro che cercano un servizio di hosting gratuito proprio per il famoso CMS.
In pochi minuti si diventa operativi con il proprio blog Wordpress, e caricare nuovi temi, plugin e widgets è davvero semplicissimo utilizzando o il File Manager o il servizio FTP.

Una pecca che ho riscontrato e che mi sembra doveroso riportare è legato all'upload delle immagini in Wordpress. Purtroppo non si riesce a caricarne diverse alla volta, e si deve sempre fare i conti con un fastidioso spot pubblicitario che va ogni volta rimosso per poter continuare col proprio lavoro.

Il consiglio è quello di provarlo.
Non costa nulla, e può sempre risultare utile come servizio di testing per nuove implementazioni prima che queste vengano messe in produzioni su altri hosting professionali.

Altre risorse:
- anarchia.com
- hosting-gratisan.com

venerdì 13 febbraio 2009

Google ed il nuovo progetto AdSense for mobile search

venerdì 13 febbraio 2009 0
In occasione dell'imminente Mobile World Conference che si terra a Barcellona dal 16 al 19 febbraio, Google presentera' un nuovo progetto con il quale punta a sbarcare (e sbancare) nel mondo del mobile: AdSense for mobile search.

Il colosso americano del mondo internet non e' nuovo a tentativi di questo genere, che pero' fino ad oggi non hanno portato i risultati sperati.

Adesso Google si sente pronto ad affrontare questa nuova sfida e cerca partner disponibili a tentare l'assalto a questo settore di mercato: operatori del settore delle reti e possessori di siti web.
La formula e' quella classica gia' applicata con Adsense sui siti internet, ovvero una condivisione dei profitti tra il colosso di Mountain View ed i propri partners.

Con AdSense for mobile search gli operatori e publishers del mondo mobile potranno includere un box di ricerca di Google sui loro siti.
Gli utenti di questo servizio potranno effettuare ricerche utilizzando l'AdSense ospitato sul sito mobile e otterrando risultati appositamente formattati per il loro dispositivo mobile.

Sono pronto a scommettere che sara' un successo, nonostante l'attuale clima di crisi globale dei mercati.

sabato 7 febbraio 2009

E' arrivato Google Latitude

sabato 7 febbraio 2009 0
Google ha presentato un nuovo servizio, chiamato Google Latitude.

Questo nuovo servizio consiste nel rendere disponibile la propria localizzazione ai contatti desiderati utilizzando come tramite il proprio cellulare.

Per poter utilizzare questo servizio basta accedere al sito Google Latitude dal browser del proprio cellulare e quindi scaricare Google Maps Mobile con Latitude.
L'utente potrà decidere come e quando rendere disponibile la propria localizzazione ai propri contatti.

Un nuovo servizio che si aggiunge a Google Maps, che alcuni hanno accolto storcendo il naso poichè vedo un'ulteriore inserimento nella privacy dei cittadini.
Tuttavia essendo un servizio facoltativo, starà al singolo decidere fino a quale punto rendere disponibili ad altri i propri spostamenti.

Forse potrebbe essere un'ottimo strumento per i genitori nel controllare gli spostamenti dei propri figli, anche se per ovviare a questo controllo basterà lasciare il cellulare nelle mani di un compagno di scuola mentre se saltano le lezioni.

Insomma, un nuovo strumento tutto da scoprire!

giovedì 5 febbraio 2009

Buon compleanno Facebook

giovedì 5 febbraio 2009 0
Facebook ha compiuto 5 anni ed i numeri di questo social network sono sempre più impressionanti.

Più di 150 milioni di iscritti in tutto il mondo (in pratica un'abitante del pianeta su 40), un valore commerciale di circa 15 miliardi di dollari, ma soprattutto numeri sempre in crescita grazie ad una fama unica a livello mondiale.

Oramai ogni fenomeno sociale viene analizzato su Google.
Dopo lo stupro di Guidonia i servizi dei TG contavano i numeri di gruppi creati su Facebook che condannavano l'episodio, quelli (per fortuna pochi) di utenti che difendevano gli indagati.

Personaggi famosi e non aprono un loro account e lo pubblicizzano sul loro sito o blog, tutto sembra passare dal social network creato dall'allora imberbe studente Mark Zuckenberg nel 2004.

Di qualche giorno fa è la notizia che il fondatore di Facebook penserebbe di utilizzare l'enorme database contenente i dati degli utenti per effettuare sondaggi mirati.

La notizia non mi ha stupito affatto perchè possedere una mole di informazioni così grande porta inevitabilmente ad un'uso che va in quella direzione.
Sarà interessante capire se questi rumors resteranno tali o se invece qualche fondo di verità esiste.

Certo sarebbe una carta importantissima per far crescere ancor più il valore di questo prodotto, anche se qualche utente potrebbe non apprezzare una svolta di questo tipo.

Insomma, a soli 5 anni Facebook sembra essere chiamato ad un'importante prova di maturità, stiamo a vedere se la supererà.

lunedì 2 febbraio 2009

Un Hilton più famoso di Paris

lunedì 2 febbraio 2009 0
C'è un Hilton che sulla blogosfera è più famoso della signorina Paris (Hilton), il suo nome è Perez Hilton (al secolo Mario Lavandeira) ed è il blogger più famoso al mondo, secondo la classifica "Web Celeb 25" di Forbes.

Giusto per non smarcarsi totalmente da Paris Hilton, il blog del buon Perez tratta di Gossip ed ha circa 4.8 milioni di visitatori al mese. Niente male!

La classifica di Forbes mette poi Michael Arrington con TechCrunch al secondo posto e Kevin Rose sul gradino più basso del podio.

Interessante trovare l'italianissimo Beppe Grillo nella top ten, al settimo posto.
Effettivamente il blog di Grillo è diventato per tantissimi un punto di incontro e di spunto di riflessione imprescindibile nei mesi passati, anche se ultimamente il comico genovese sembra essere caduto un poco in rovina.

Google in tilt


Anche Google ogni tanto va in tilt.
E' successo per l'esattezza sabato 31 gennaio dalle 6:30 alle 7:25 di mattina Pacific time (15:30 - 16:25 ora italiana).

Cos'era successo esattamente?
Chiunque effettuava una ricerca sul motore di ricerca piu' famoso al mondo riceveva un messaggio che il sito trovato avrebbe potuto arrecare danno al proprio computer.
Praticamente, ogni sito che risultava dalla ricerca effettuata era marcato da Google come potenzialmente dannoso per la "salute" del nostro PC.

Il motivo?
Beh, stando a quanto lasciato trapelare da Google attraverso il loro bollettino ufficiale la causa dell'errore e' stato uno sbaglio umano.
Qualcuno ha inserito nella lista dei siti pericolosi il carattere "/" che sta per "root", la radice di tutte le URL, quindi tutti i siti a quel punto erano visti come malevoli dal motore di ricerca.

Un problema causato da un motivo piuttosto banale che dimostra che anche colossi come Google non sono perfetti ma vulnerabili anche per cause apparentemente semplici.
 
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